Ciao Profetucoli dal Prophet Network, dai vostri
darksouliani Toralex e CapRichard, di nuovo su questi lidi a parlarvi del
secondo DLC di Dark Souls II
Dopo aver finito il calendario dei santi, arriva il nostro
giudizio perentorio.
Comparto Narrativo
Se a Shulva le descrizioni parlavano di eventi importanti
e più di ampio respiro, nella Torre Nebbiosa vengono narrate storie più
personali, legate a figure cavalleresche che gravitavano intorno al vecchio re
di ferro, una delle quali fortemente legata ai cavalieri di Alonne già presente
nel Forte Ferreo.
Attraverso queste persone si riesce questa volta solo ad
intravedere gli eventi traspirati in questo luogo e pertanto si ha una
comprensione più fumosa del tutto. In tema, onestamente.
Gameplay
Se nelle terre del re sommerso abbiamo trovato un’aumentata
interazione ambientale e nemici immuni allo stagger, dal vecchio re di ferro le
cose cambiano.
I nemici sono quasi tutti dei cannoni di vetro, in grado di
annientarvi in pochi colpi, ma sono molto suscettibili allo sbilanciamento.
Alcuni nemici usano tecniche particolari per cercare di lavorare intorno ai
cliché del combattimento darksouliano.
Ci sono stregoni che se attaccati fisicamente si
teletrasportano alle vostre spalle e vi backstabberanno, oppure dei fantasmi
con arco particolarmente fastidioso perché in grado di riposizionarsi
indipendentemente dal corpo del nemico.
Abbiamo poi dei megaciccioni che cagano lava dalle spalle,
andando a scoraggiare la classica tattica di strafing con scudo. Inoltre
riceverete visita anche da nemici particolarmente esplosivi.
I boss sono 3, uno principale e 2 secondari da affrontare in
percorsi co-op, tutti standard per come ci ha abituato Dark Souls II, quindi
aspettatevi creature bipedi con corazza e spada. Uno di essi è preso pari pari
dal gioco principale. Malgrado ciò, riescono ad essere comunque di un certo
impatto e sono discretamente impegnativi da buttare giù.
Una nuova meccanica introdotta in questo DLC è legata alla
presenza di statue nell'ambiente che hanno la tendenza a potenziare i mostri circostanti
o ledere il giocatore in modi più o meno diretti. Queste dovranno essere
distrutte con un nuovo oggetto, disponibile in quantità limitata all’inizio.
Comparto audiovisivo
Tecnicamente il lavoro di From non si discosta dal gioco
base, ma artisticamente riesce a distinguersi in modo marcato da tutte le
ambientazioni del gioco principale.
La Torre Nebbiosa è cosparsa di catene e cenere, la quale
permette all'ambientazione di assumere un aspetto “consumato” che da un certo
fascino al tutto.
Il tema generale di fuoco, fiamme e forgia ha permesso agli
sviluppatori di inserire nemici dal design aggressivo, “bruciato” e magmatico.
Questo stile si riflette anche su due dei tre boss, che risultano ben integrati
ed armonizzati con l’ambiente.
Conclusione
Questa seconda DLC conferma l’intenzione di From Software di
voler dare ai giocatori quella sensazione di sfida e qualità più tipica del
primo capitolo che mancava un po’ al secondo.
Ambientazioni labirintiche, nemici ostici e un percorso
multiplayer particolarmente impegnativo bilanciano in parte la durata, che
risulta essere inferiore a quella del primo DLC.
Altra nota dolente è la mancanza di originalità nel design
dei boss, che per quanto belli, sanno troppo di già visto.
È comunque un’altra buona aggiunta a Dark Souls II, ma che
come sempre consigliamo di prendere nel season pass invece che come stand
alone.
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